Nel corso dell’estate si è concluso il processo di valutazione dei lavori scientifici presentati ad Enoforum 2013, che ha identificato i vincitori dell’edizione 2013 dei Premi SIVE Ricerca per lo Sviluppo: Diana Gazzola per il Premio Versini e Ramón Mira de Orduña per il Premio Internazionale.
I Premi SIVE sono assegnati alle ricerche che, oltre ad essere innovative e ad avere un elevato valore scientifico, sviluppano tematiche giudicate importanti e utili dai tecnici del settore.
Obiettivo finale dei Premi è di favorire il dialogo e la collaborazione tra il mondo della ricerca e quello della produzione, che rientra tra le finalità statutarie della Società Italiana di Viticoltura e Enologia (SIVE).
A Diana Gazzola, del CIRVE (Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia) dell’Università di Padova, è stato assegnato il Premio G. VERSINI 2013 per il lavoro “Valutazione delle capacità chiarificanti di un nuovo coadiuvante proteico estratto da vinaccioli”, che vede coautori Simone Vincenzi e Andrea Curioni.
Il Premio SIVE G. Versini è riservato agli autori italiani e dedicato alla memoria del noto ricercatore trentino: alla sua 4^ edizione hanno partecipato 37 lavori prodotti da 19 diversi centri di ricerca italiani.
La selezione, coordinata da Vinidea (segreteria SIVE), ha previsto una prima fase effettuata da un Comitato Scientifico d’eccezione costituito da 65 scienziati (32 italiani, 23 stranieri da paesi europei, 10 da paesi extra-europei), che ha permesso di selezionare i 26 lavori più innovativi, oggetto di presentazione orale al congresso Enoforum 2013.
Circa un quarto dei quasi 1000 congressisti ha espresso la propria valutazione sulle presentazioni a cui ha assistito. Sulla base del giudizio dei tecnici sono stati individuati i 10 finalisti del Premio.
Una seconda valutazione da parte del Comitato Scientifico, questa volta sul valore scientifico della ricerca, ha ulteriormente ristretto la lista, arrivando così a selezionare i 5 lavori che nelle tre fasi di valutazione hanno complessivamente ottenuto i migliori punteggi.
Oltre al vincitore, componevano il gruppo dei migliori lavori:
• Nuovo sistema di allevamento della vite ad ipsilon integralmente meccanizzabile (SAYM); Alberto Palliotti, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Università degli Studi di Perugia;
• Selezione di ceppi di Botrytis cinerea e loro applicazione in processi di infezione controllata per la produzione di vini passiti botritizzati; Marilinda Lorenzini, Università di Verona. Coautori: Zapparoli, Azzolini, Tosi;
• Un nuovo strumento di metabolomica per la caratterizzazione varietale delle uve e lo studio delle malattie della vite e della chimica dei Vini; Riccardo Flamini, Centro di Ricerca per la Viticoltura, CRA-VIT, Conegliano. Coautori: De Rosso, Dalla Vedova;
• Silice e ozono, approcci innovativi e sostenibili al controllo microbiologico in vasi vinari in legno; Raffaele Guzzon, Centro Trasferimento Tecnologico, Fondazione E. Mach, San Michele a/A (TN). Coautori: Larcher, Nicolini.
Il Premio SIVE Internazionale è invece alla sua prima edizione. È ispirato agli stessi principi del Premio Versini e segue lo stesso processo di selezione, ma è aperto anche ad autori stranieri. Si sono candidati al Premio Internazionale ben 58 lavori da 34 diversi centri di ricerca.
Il Comitato Scientifico ha selezionato 19 lavori per la presentazione orale ad Enoforum: di questi, 16 erano di autori stranieri. I tecnici hanno ristretto la lista dei candidati a 9 lavori, sottoposti nuovamente al giudizio del Comitato Scientifico sul loro valore scientifico.
Il lavoro che ha complessivamente ricevuto il migliore punteggio, e che quindi risulta assegnatario del 1^ Premio SIVE Internazionale, è risultato essere “Completa automazione e controllo della fermentazione alcolica per mezzo della spettroscopia FT-NIR: un’innovazione che apre nuove opportunità”, di Ramón Mira de Orduña (titolo originale: “Full automation and control of vinifications by FT-NIR spectroscopy: An innovation presenting ground-breaking opportunities”).
Il lavoro è stato svolto presso il Department of Food Science, Cornell University, NY (USA), dal gruppo composto anche da Sudano, Frohman e Humiston, ed è stato svolto in collaborazione con Doris Rauhut dell’Università di Geisenheim (D).
Meritano la menzione gli altri lavori meglio classificati nel Premio Internazionale:
• An effective solution to limit biogenic amines in winemaking: Enzymatic extracts from vineyard fungi able to reduce biogenic amines content in white and red wines; Carolina Cueva Sánchez, Instituto de Investigación en Ciencias de la Alimentacion (CIAL), CSIC-UAM, Madrid, Spagna. Coautori: Bartolomé, Martín-Álvarez, Moreno-Arribas;
• Influence of oxidation mechanisms during must elaboration on the aromatic quality of Melon B. and Sauvignon Blanc wines; Rèmi Guerin-Schneider, Institut Français de la Vigne et du Vin – UMT Qualinnov, Montpellier, Francia. Coautori: Roland, Cavelier, Razungles;
• Assessment of oxidation during winemaking technological processes: a new approach based on the measurement of phenolic compounds in musts; Jean-Michel Salmon, Unité Experimental de Pech Rouge, INRA UE 999, Francia. Coautori: Samons, Moutounet;
• New dangers in enology: Staphylococcus epidermidis producing histamine in wines; Yaiza Benavent-Gil, Enolab, Departament de Microbiologia i Ecologia, Universitat de València, Spagna. Coautori: Ferrer Soler.
Il Prof. Emilio Celotti, Presidente dell’associazione SIVE e Presidente del Comitato Scientifico, così commenta i risultati dell’edizione 2013 del Premio: “I lavori presentati quest’anno sono stati molto numerosi, anche grazie all’apertura verso l’estero, ma soprattutto di qualità elevata. La selezione è stata molto difficile in tutte la fasi, perché le differenze di punteggio tra i lavori erano spesso ridottissime.
Ringrazio sentitamente il Comitato Scientifico, che ha svolto un lavoro di valutazione molto prezioso ma quest’anno particolarmente gravoso visto il gran numero di candidati.
Inoltre, è significativa la partecipazione di moltissimi centri di ricerca: il Premio SIVE e Enoforum stanno diventando sempre di più una rassegna quasi esaustiva dei recenti risultati della ricerca viticola ed enologica a livello mondiale, che SIVE mette a disposizione dei propri soci e di tutti coloro che partecipano alle sue iniziative.
L’istituzione di un secondo Premio, aperto ai ricercatori stranieri, ha dato ulteriore impulso all’iniziativa.
Siamo quindi molto soddisfatti dell’edizione 2013 del Premio, che riteniamo uno strumento efficace per incentivare la ricerca vitivinicola attenta alle esigenze dei produttori di vino e quindi in grado di produrre innovazione tecnologica e migliorare la qualità del vino.”
I due vincitori dei Premi SIVE riceveranno ciascuno un’erogazione di € 7.500 sui rispettivi fondi di ricerca. La cerimonia ufficiale di consegna dei Premi si svolgerà a Conegliano il 5 dicembre 2013, in occasione di un incontro tecnico SIVE sull’impiego di nuovi chiarificanti per l’enologia.
Le registrazioni audio-video delle presentazioni di Enoforum saranno disponibili sulla rivista INFOWINE (www.infowine.com), nelle versioni inglese e italiana.